Biografia
Gabriella Pedretti nasce a Provaglio d’Iseo il 4 aprile 1957, dove ha abitato fino all’età di 20 anni circa.
Risiede ora a Calino, frazione di Cazzago S. Martino, nel cuore della Franciacorta, località famosa per i suoi vini.
La passione per il disegno e la pittura l’ha sempre accompagnata fin dai primi anni della scuola, anche se le scelte di vita l’hanno portata ad allontanarsi da questa.
Dopo aver dato priorità al lavoro, alla famiglia, ai figli, decide che è arrivato il momento di cimentarsi, da autodidatta, in disegni a china e ad olio.
Nel 2004 partecipa a un primo corso di pittura e disegno con il pittore Prof. John Picking. Visto il piacere e l’entusiasmo di imparare, a questo corso ne seguiranno altri. Con questo Maestro acquisisce sempre più la tecnica del disegno e del dipinto a olio e man mano prende padronanza del tratto e dell’uso dei colori.
Attratta da temi concreti e attuali, i suoi dipinti mirano soprattutto a suscitare in chi li osserva un’attenzione e un sentimento umanitario nei confronti delle miserie umane.
I soggetti preferiti sono i bambini: gli africani e gli asiatici sono i prediletti. Essi hanno un fascino particolare e un’espressione che cattura il suo interesse e stimola in lei il desiderio di riprodurli su tela dedicando loro un ritratto.
Risiede ora a Calino, frazione di Cazzago S. Martino, nel cuore della Franciacorta, località famosa per i suoi vini.
La passione per il disegno e la pittura l’ha sempre accompagnata fin dai primi anni della scuola, anche se le scelte di vita l’hanno portata ad allontanarsi da questa.
Dopo aver dato priorità al lavoro, alla famiglia, ai figli, decide che è arrivato il momento di cimentarsi, da autodidatta, in disegni a china e ad olio.
Nel 2004 partecipa a un primo corso di pittura e disegno con il pittore Prof. John Picking. Visto il piacere e l’entusiasmo di imparare, a questo corso ne seguiranno altri. Con questo Maestro acquisisce sempre più la tecnica del disegno e del dipinto a olio e man mano prende padronanza del tratto e dell’uso dei colori.
Attratta da temi concreti e attuali, i suoi dipinti mirano soprattutto a suscitare in chi li osserva un’attenzione e un sentimento umanitario nei confronti delle miserie umane.
I soggetti preferiti sono i bambini: gli africani e gli asiatici sono i prediletti. Essi hanno un fascino particolare e un’espressione che cattura il suo interesse e stimola in lei il desiderio di riprodurli su tela dedicando loro un ritratto.